Allestimento per Design Nomade – Design week 2017 BASE Milano
Blur è la ricerca di un confine flessibile e permeabile.
L’installazione per Design Nomade approfondisce le regole che caratterizzano la creazione di uno spazio temporaneo. La definizione di un limite ricopre in questo processo un ruolo primario; la percezione del perimetro ci permette di riconoscere l’appartenenza ad una comunità spaziale o di definire il proprio spazio vitale.
Nell’età del neo-nomadismo la definizione dello spazio lavorativo o abitativo è leggera e modificabile, da questa riflessione si sviluppa l’allestimento per la mostra Design Nomade.
Blur traduce questa necessità in termini spaziali: pareti di tessuto delineano uno spazio multifunzionale, aprendo però alla possibilità di variare rapidamente la sua natura. Il sistema costruttivo, basato su un pilastro composito in morali di abete e da tessuti in lino/seta, permette alla struttura di essere essa stessa perimetro chiuso, parete libera, espositore, scenografia e partizione interna.
In mostra i lavori di Ricardo Freisleben Lacerda e André Pedrini, Imperfetto Siciliano, Analogique, Marta Monge, Libero Rutilo, Elena Bompani, Artègo, Rutopia, Modom Srl, Pietro Quintino Sella, Gerardo Osio, Cleo Maxime e Label NO-MADE, Teresa Palmieri, Hon Bodin, Emmy Polkamp, Daniel Durnin, Tomaso Boano e Jonas Prišmontas, Francesco Bombardi, Van Bo Le-Mentzel, Dewi Brunet e Joynout
allestimento
BASE Milano
Milano
Aprile 2017
Eleonora Guido, Giovanni Calaudi