Le fermate di autobus, treno urbano e metropolitana sono momenti caratterizzanti la città contemporanea, gestita e plasmata da flussi e spostamenti. Per quanto questi possano essere rapidi ed efficienti, esisterà sempre un’attesa, ossia un intervallo di tempo in una porzione di spazio, che sfugge ad una configurazione definita. L’assenza di una propria identità lo rende un momento di inconscio urbano, immagini e stimoli esterni assalgono il cittadino che, in posizione di passività, non ha possibilità di interazione con la spazio circostante: da una parte subire il bombardamento visivo della pubblicità, dall’altra la possibilità di rinchiudersi in un’attività solitaria (mp3, smartphone, libro).
È in questo meccanismo che si inserisce il virus ludico. Crucivurbe si propone come strumento di interazione che trasformi il tempo dell’attesa in momento ricreativo comune e collettivo. Il gioco è il primo passo per riconquistare il proprio tempo e per configurare lo spazio pubblico in un luogo sinergico e dinamico.
installazione ludica
autoproduzione
Ottobre 2011
autoproduzione
Roma
orizzontale