La (ri)definizione spaziale dell’ambiente domestico, degli spazi che si frequentano per lavoro o durante il tempo libero, genera automaticamente un nuovo immaginario visivo e percettivo, che accompagna il fruitore durante la sua esperienza.
Porre al centro della progettualità l’utente ci permette quindi di condividere la costruzione di questo immaginario e di rispondere a bisogni spaziali specifici.
Approcciamo quindi alla riscrittura di uno spazio valorizzando l’esistente e cercando di collegarci alla stratigrafia che ogni spazio nasconde, senza timore di inserire nuovi significati che siano valore aggiunto per il progetto e per lo spazio.