Effimero
IAHsummer2018
Le luci che si illuminano a festa in Salento diventano arte. Qui la tradizione delle luminarie è antica e l’artigianato è ancora fortemente attivo e leader nel campo. Effimero è un laboratorio di ricerca e sperimentazione che ha come obiettivo quello di conoscere i temi e le tecniche della tradizione e proporre due prototipi che possano essere integrati in istallazioni più complesse nell’ambito della rigenerazione del lungomare di San Cataldo.
Il laboratorio è stato coordinato realizzato durante il festival #IAHsummer2018 grazie al sostegno e all’esperienza di Torquato Parisi dell’azienda Fratelli Parisi, paratori dal 1870.
“Sparkling sea” ripensa in maniera contemporanea alla tradizonale luminaria. In passato le luminarie riproducevano gli elementi della città, le facciata delle chiese, le navate, le casse armoniche; l’intenzione del progetto è reinterpretare attraverso le “luminarie” gli elementi chiave del panorama di San Cataldo come la pineta, il mare o il faro. Il lungomare è riattivato da una serie di istallazioni che scelgono come palcoscenico i moli e i frangiflutti e si integrano al panorama costiero. La costa si puntella di nuovi fari, la cui luce e i cui disegni vengono almplificati e infinitamente riflessi dall’acqua; un lungomare ripensato ad un livello ancora più vicino alla costa, che è visibile dalla spiaggia e dal mare. Il prototipo realizzato durante il workshop IAH sceglie come tema quello del mare e delle onde.
Anche il progetto del secondo laboratorio “splinted lumen” riparte dalla tradizione, ma in maniera diversa; si cimenta con un tema che esiste già nelle esperienze del passato, quello del rosone, ma lo compone in modo non convenzionale. A essere riprodotto è proprio il rosone della Basilica di Santa Croce a Lecce. Il concept immagina un rosone che cade e si rompe in pezzi diversi; ogni frammento crea un layer e si rilegge il disegno iniziale solo dalla sovrapposizione di questi livelli di luci. E’ possibile comporre i frammenti in maniera diversa per creare altrettanti scenari; se posizionati a diversa distenza l’uno dall’altro, a terra o sospesi, creano un percorso di luci che diventa attraversabile; se assemblati formano dei corpi luminosi scultorei, diversi dalla tradizionale luminaria bidimensionale. ll prototipo realizzato è composto da tre livelli assemblati e crea un punto luce tridimensionale; è stato utilizzato per lluminare un palco durante una esibizione musicale, diventando protagonista del palco e non solo fondale.
workshop
costruito
agosto 2018
Associazione Culturale "Archistart"
Lecce, Italia
Luca Capparelli, Archistart, Orizzontale
Silvia Barletta, Gaia Buscemi, Alice Capdemourlin, Arianna Comotto, Anna Conserva, Marta Fazzino, Dimitri Karanasios, Georgia Karatzoglou, Silvana Paja, Lorenzo Recchioni, Fox Wong