Il termine «mutualismo» descrive in biologia una particolare relazione simbiotica che intercorre tra due specie generalmente diverse per quanto riguarda dimensione, durata del ciclo vitale e grado di complessità. A differenza del parassitismo, nel quale la relazione porta vantaggio solo al parassita a scapito dell’ospite, la relazione mutualistica comporta un beneficio reciproco ad entrambi i soggetti coinvolti.
Habitat è un invito a pensare alle strutture industriali dismesse come a dei grandi «ospiti» capaci di accogliere molti organismi architettonici più piccoli, caratterizzati da un ciclo vitale più breve e da un minore livello di complessità. Non è attraverso una riconversione funzionale su larga scala che si può a nostro parere risolvere il problema del patrimonio industriale dismesso, quanto piuttosto attraverso la coraggiosa sperimentazione di strategie di riuso temporaneo e flessibile, che dia la possibilità di utilizzare gli spazi vuoti a scopi produttivi riducendo al minimo gli investimenti iniziali.
La visione che proponiamo per la riattivazione delle strutture dismesse è quella di un’invasione di piccole e dinamiche startup produttive che sviluppino con i complessi industriali in disuso un «rapporto mutualistico» ricco di vantaggi reciproci. In presenza di un ambiente favorevole, le piccole strutture si moltiplicheranno rapidamente, si associeranno tra loro e, dando vita a nuovi scenari, aiuteranno le strutture ospitanti a uscire dalla loro crisi.
Il progetto ha ricevuto la menzione dalla giuria del “Premio Federico Maggia 2013 “, composta da Francesco Dal Co, Luisa Bocchietto, Paolo Piana, Michelangelo Pistoletto, Cino Zucchi.
installazione
Settembre 2013
Fondazione Sella
Lanificio Sella, Biella
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