Il progetto di allestimento interpreta il leitmotiv del festival Heritage traducendolo nella forma di un labirinto: un percorso rapsodico e non rettilineo, fatto di bivi, scelte e prese di coscienza che rappresenta in termini spaziali il tema dell’eredità contemporanea.
Oggi più che mai, infatti, l’atto di tramandare non è più un’azione lineare, statica e passiva, bensì un processo attivo e personale, che richiede inventiva e interpretazione di ciò che riceviamo dal passato. L’allestimento, seguendo la metafora, propone una compresenza di percorsi e ambienti differenti, che a loro volta rispecchiano l’eterogeneità della proposta artistica: al visitatore è costantemente richiesto di operare una scelta, di definire il proprio punto di osservazione.
All’ingresso della mostra il pubblico si trova davanti ad un grande sipario composto da diversi layers, un filtro emotivo da oltrepassare per inoltrarsi nel dedalo dei percorsi proposti: Disobedience, Lightspeed e Total Recall. Un quarto percorso, Retromania, trova posto in uno dei due mezzanini.
Una grande rampa nella navata centrale del padiglione divide lo spazio espositivo in tre percorsi distinti: le pareti laterali, di altezza costante, accompagnano il visitatore e gli permettono, passo dopo passo, di “emergere” e guadagnare una visione d’insieme, per poi farlo scivolare letteralmente ancora una volta nel labirinto sottostante. La struttura della rampa, con i suoi fianchi continui, diviene un grande moltiplicatore di spazi, attorno al quale sono disposte installazioni d’artista, luoghi di sosta e folies interattive.
L’apparato espositivo è disegnato a partire da una griglia ideale di 1.5×1.5 metri: a partire da questo modulo si compone un sistema di figure libere sospese, che delimitano le “stanze” d’artista e in alcuni casi coincidono direttamente con le opere esposte. L’allestimento mantiene libertà e autonomia visiva pur inserendosi nella fitta maglia di travi e pilastri in ghisa che caratterizza gli spazi del padiglione 9b del Mattatoio di Roma.
L’aula unica che ospita la mostra si frammenta così in una sequenza di ambienti differenti: percorrendoli uno dopo l’altro ci si immerge in esperienze visive e sensoriali molteplici, da cui ognuno trarrà differenti stimoli e memorie. L’ambiente immersivo e la scelta del percorso libero sono scelte curatoriali che invitano a perdersi, a tornare sui propri passi, fino anche a percorrere la mostra più di una volta: l’itinerario è soggettivo e, al contrario del labirinto classico, qui non c’è una via giusta, che porta ad un centro statico, ma solo differenti scenari, dinamici, incompleti, mutevoli e personali.
Che eredità lascerà Heritage?
allestimento espositivo
costruito
aprile - maggio 2018
nufactory
Mattatoio Testaccio
Alberto Blasetti, Matteo Lippera
Azienda Speciale PALAEXPO, MATTATOIO, Roma Capitale, Regione Lazio